• Pubblicata il
  • Autore: Sempre io
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Io silvia e.... - Palermo Trasgressiva

E’ sempre stato un mio pallino quello di vedere mia moglie Silvia far l’amore con un’altra persona, non so perché, ma la cosa mi crea uno stato di eccitazione e di gelosia al contempo, che diventa una miscela esplosiva.
L’idea si insinuava sempre più e ogni volta che lo facevamo, io le chiedevo se le sarebbe piaciuto
farlo in tre e lei presa dall’eccitazione del momento, mi rispondeva sempre di si.
Naturalmente io ne approfittavo e quindi rincaravo la dose con domande del tipo:
Lo prenderesti uno in figa e uno in culo?
Lei eccitata mi rispondeva di si e io impazzivo di piacere immaginandola prendere due cazzi insieme.
Quindi, continuavo: “ mi piacerebbe vedre che li prendessi in bocca e li facessi sborrare”
lei : “ siii, tutta la sborra in bocca”
Io, sempre più eccitato, immaginavo la scena e venivo come un matto.
Tutto questo succedeva però, solo in quei momenti, quando tornavamo alla “realtà”, tutto diventava quasi tabù.
Una sera, mentre eravamo un po’su di giri e stavamo “giocando”sul pavimento di casa mi venne un’idea: “perché non chiamiamo Giorgio ( un nostro amico ) e lo provochi un po’ con una telefonata anonima?
Silvia, che in quel momento era vistosamente eccitata, accolse l’idea, così fece il numero e chiamò:
Pronto chi sei?
“Un’amica”
rispose con voce sensuale mista ad eccitazione
“Chi sei?
Non importa, chi sono ma cosa vorrei fare con te!
Io la ascoltavo e non c’era bisogno di suggerirle nulla perché la situazione le cominciava a piacere.
“Va bene, ma almeno dimmi qualcosa di te”
“Non mi conosci, ma ho avuto il tuo numero ed in questo momento sono a casa sdraiata sul divano solo con slip e reggiseno”.
“Di che colore”?
Chiese Giorgio dall’altra parte
“Nero”.
Stupendo, cosa stai facendo?
“Sono eccitata; mi sto toccando la fica tutta bagnata, se tu fossi qui te lo prenderei in bocca e dopo scoperei con te”.
“Se mi dici chi sei mollo tutto e vengo da te”.
“Adesso non si può ma mi farò risentire”.
Io eccitatissimo ho cominciato ad accarezzarla e pian piano ho finito per spogliarla completamente, ho cominciato a leccarla dappertutto, lei supina, mentre parlava ho cominciato a penetrarla e a sbatterla fino a godere con lei.
Si susseguirono un altro paio di telefonate, fino a che si rivelò !
Il ghiaccio era rotto.
Una sera invitammo Giorgio a casa.
Silvia preparò una cena coi fiocchi, lui era di casa ma quella era una sera speciale.
Dopo cena, passammo in salotto e ci mettemmo a vedere la tivù; ci soffermammo su una sfilata di moda e notai un vestito simile ad uno che ha Silvia, con uno spacco da vertigine, scollatissimo, così le chiesi se voleva andarlo ad indossare per vedere se gli somigliava.
Questa era la prova del nove; se mi avesse risposto di no avrei capito che non potevo andare oltre,ma con mio grande stupore si alzò e dopo dieci minuti ecco che riappare in quel vestito mozzafiato e profumatissima.
Non mi sembrava vero!
A quel punto non potevo più tornare indietro, mi rendevo conto che di li in avanti lei avrebbe scopato con un altro; l’idea mi faceva impazzire!
Rivolgo lo sguardo verso Giorgio che è rimasto rincoglionito da quella visione che molto probabilmente non si aspettava, quindi prendo l’iniziativa e mi avvicino a Silvia dicendole:
“sei bellissima”
“si però questo reggiseno qui sotto non c’entra…vero Giorgio?
“certo,con questo vestito non va”
.Quindi si alza a sua volta, gli si avvicina e con delicatezza le slaccia il reggiseno.
Silvia completa l’opera togliendoselo e lanciandolo sul divano.
Io, nel frattempo sono in ginocchio davanti a lei e intrufolo una mano nello spacco fino ad arrivare allo slip che pian piano faccio scivolare giù.
Sotto il vestito niente!
Ormai lei è li, in piedi con la testa leggermente all’indietro e gli occhi socchiusi.
Capisco che lei ha deciso ed ha voglia di scopare con lui.
Giorgio prende coraggio e comincia ad accarezzarla, molto lentamente le abbassa la scollatura del vestito e le due belle tette di Silvia sobbalzano fuori, mentre con le mani le ricopre a coppa e comincia ad accarezzare i capezzoli che si inturgidiscono.
Guardo Giorgio che le si avvicina e comincia a leccarla su tutto il seno: succhia con estasi, mentre le sue mani scendono sui fianchi.
A questo punto, io mi avvicino, infilo la mia mano tra le sue gambe allargandogliele leggermente e salendo sempre più su, fino ad arrivare a toccare la sua figa che ormai è fradicia.
Ad un certo punto lei ci ferma e…ci dice :
”andiamo di là” .
Praticamente ci porta in camera da letto, io non ce la facevo più e neanche il nostro amico.
Era la prima volta per tutti,ma lei sembrava quella più decisa; così ci fa sdraiare sul letto uno accanto all’altro, mentre lei, in piedi di fronte a noi abbassa le spalline del vestito che scivola a terra, poi striscia in mezzo a noi due e comincia ad abbassare la lampo , prima a me e poi a lui.
Io non capivo più niente, così non appena prese in mano il mio cazzo durissimo e quello di Giorgio cominciai a venire, seguito a ruota dal nostro amico.:
CHE FIGURA DI MERDA!!
Non sapevamo come giustificarci.
“Non vi preoccupate ragazzi, eravate troppo eccitati, andrà meglio la prossima volta”.
Così, quella sera passò tra chiacchere, scherzi e risate
Sapevo che mia moglie era una donna eccezionale ma questo me lo ha confermato ancor di più.
La sera successiva organizziamo una cenetta fuori città,ero tesissimo, lei tranquilla la vedo prepararsi come un guerriero prima della battaglia.
Si veste lentamente, indossando la biancheria intima che mi fa impazzire di più: un reggiseno di pizzo nero accompagnato da un perizoma piccolissimo con reggicalze e calze nere, tutto questo sotto un tailler con una minigonna mozzafiato.
Passiamo a prendere Giorgio con la mia auto e ci dirigiamo al ristorante dove avevo già prenotato.
La serata scorre allegramente, mentre ogni tanto sbircio per vedere le sue gambe che con abili movimenti scopre sempre di più per la gioia anche del cameriere.
Usciamo di li abbastanza allegrie saliamo in macchina.
La serata è stupenda e decidiamo di andarci a fumare una sigaretta al chiaro di luna; G. ci fa da guida e ci porta nei pressi di un faro: li ci fermiamo e spegniamo il motore.
Accendiamo le sigarette e non facciamo a tempo a fare la seconda boccata che io,ormai partito, le metto la mano in mezzo alle gambe mentre G. con abile mossa,da dietro le abbassa il reclinabile….a quel punto lei divarica le gambe sul cruscotto mentre le nostre mani l’accarezzano dappertutto.
Lei è in balia delle nostre carezze che a quattro mani la ricoprono tutta:
I vetri dell’auto cominciano ad appannarsi e noi a spogliarci.
Le sfilo freneticamente le mutandine, mentre lei divarica sempre più le gambe e Giorgio le scopre il seno; ad un certo punto io e G. ci ritroviamo insieme ad accarezzarle la fica, le nostre dita si intrecciano dentro di lei che ormai geme in maniera incontenibile.
La sensazione che provo è indicibile, sentire muovere le dita di un alto dentro la figa di mia moglie!
Io e Silvia ci spostiamo sul sedile posteriore, vicino a Giorgio e appena li, lei gli prende il cazzo in bocca e comincia a succhiarlo.
Io osservo la scena arrapatissimo ma al contempo geloso per il fatto che lei si stia divertendo con un altro e al contempo ancora, contento perché la vedevo fare qualcosa che senza alcun dubbio le piaceva : MI PIACEVA VEDERLA GODERE CON UN ALTRO CAZZO !!
Ad un certo punto si ricorda di me e mi chiede di avvicinarmi, io lo faccio lei prende il mio cazzo tra le mani e lo avvicina a sua volta alla bocca, ora li lecca tutti e due ( è una gran porca ) io non ce la faccio più ed esplodo sborrandole in faccia.
“ Sei sempre il solito” mi dice ridendo mentre continua a menare il cazzo di G. che ad un certo punto la ferma e le dice: “non ancora”.
Ci tranquillizziamo e ci fumiamo una sigaretta mentre scherziamo e discutiamo sul paesaggio notturno.
Dopo un po’ metto in moto la macchina e ci incamminiamo verso il ritorno.
Loro sono seduti sul sedile posteriore e mentre guido , dallo specchietto vedo Silvia seduta a cavalcioni su Giorgio mentre muove il bacino come una forsennata.
Aggiusto lo specchietto per vedere meglio, gli autisti delle poche macchine che ci sorpassano guardano sbigottiti e increduli, li sento ansimare, finchè con movimenti più frenetici e urlando di piacere vengono.
Si abbandonano sul sedile, meno male, perché nel frattempo siamo arrivati in una zona molto frequentata, piena di locali, quindi decidiamo di fermarci per un caffè; si ricompongono ma G. decide che Silvia debba uscire senza gli slip, lei sorride e dice : “che matti che siete”.
Così, scendemmo dalla macchina e andammo a consumare al bar con Silvia che era tra l’imbarazzo e il divertimento di sentirsi “ nuda “ tra la gente.
Ormai è fatta,un paio di giorni dopo organizziamo a casa nostra..
Dopo cena ci sediamo in salotto a guardare la tele e tra una grappa e l’altra ad un certo punto Giorgio accende una sigaretta e dopo due tiri la passa a Silvia che poi la passa a me, facendo finta che fosse uno spinello, per cui cominciammo a ridere.
Mi alzo e vado verso lo stereo per mettere un po’ di sottofondo e quando mi giro nuovamente verso di loro, li vedo già avvinghiati, con le lingue che guizzano frenetiche e le mani che cercano ovunque; mi fermo un attimo a guardarli, eccitandomi a quella vista, quindi mi avvicino e suggerisco di spostarci nella stanza da letto.
Siamo rimasti in piedi e abbiamo cominciato spogliarla dolcemente, mentre lei aiutata anche da me che ormai ero nudo, toglieva tutto quello che poteva a Giorgio.
L’abbiamo stesa sul letto divaricandole le gambe ,cominciando a leccarla insieme mentre si contorceva di piacere con due lingue che le si intrufolavano dentro.
Dopo un po’, Giorgio, col cazzo in mano le si avvicina alla bocca, lei la apre per accoglierlo tutto e mentre comincia a succhiarlo, io le apro la figa e infilo il mio cazzo durissimo cominciando a chiavarla.
Era bellissimo vederla a gambe aperte che scopava mentre succhiava un altro cazzo.
Sono eccitatissimo, voglio guardarla mentre geme di piacere con un altro cazzo.
Mi fermo e dico:”Giorgio, scopala tu”.
Esce dalla sua bocca le si sdraia a fianco, lei si mette subito sopra e comincia a cavalcarlo andando su e giù (vedere quel cazzo che le penetrava la fica e la faceva godere mi eccitava da impazzire ed ero contento per lei ), cosi le vado dietro e comincio a leccarle il culo fino a che lo sento pronto a ricevere anche il mio cazzo.
Bellissimo vederla in mezzo a due uomini che la possiedono insieme con i cazzi duri che le entrano
in figa e in culo.
Lei non si mantiene più; la sento mugolare di piacere, io mi stacco e guardo G. che nel frattempo la messa sotto e la pompa con affondi sempre più violenti mentre lei allarga sempre più le gambe,.
Si muovono velocemente, lei ritmicamente muove il bacino fino a che G. gode e le viene dentro mentre lei spasima di piacere, le vedo la fica grondante di sborra, dico a G. di togliersi e col cazzo duro la penetro mentre ancora gode per lui.
Che sensazione!sento la sua fica caldissima e fradicia dei suoi umori e della sborra di Giorgio:
vengo, e lei, che non ha mai smesso di venire continua anche con me: è tutta bagnata dei nostri umori che si spalma sulla pancia e sul seno.
Ci calmiamo,ci accarezziamo, parliamo.
Dopo un po’vado in bagno (saranno passati dieci minuti ), torno e la trovo che sta spompinando G.
Ecco che ricompare la gelosia e il dubbio che a questo punto lei lo possa fare anche senza di me.
Rimango in disparte ma lei se ne accorge: “cosa fai li?, vieni anche tu!”allunga la mano,prende il mio cazzo e se lo porta alla bocca.
Ora li ha tutti e due in bocca; fa dei pompini formidabili; con la lingua accarezza le cappelle di nuovo turgide: passa con la bocca da un cazzo all’altro continuando a tenerli stretti con i due pugni fino a che G. le prende la testa e gli sborra in bocca con colpi violenti, lei si gira mi guarda mentre impazzisco vedere la sua bocca piena di sborra mi masturba fino a quando anche io sto per venire,
a quel punto se lo ficca in bocca per gustare anche la mia sborrata che le cola dappertutto.
Ci siamo sdraiati esausti.
Il mattino dopo, al risveglio, G.; discretamente ,se ne era già andato.
Lo abbiamo fatto altre volte,ed è stato sempre meraviglioso, fino a che, come cominciato, così è finito anche se continuiamo a vederci con G.
Io vorrei farlo ancora, lei non so: so solo che mi piacerebbe molto.

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